Dal 30 giugno 2023 le controversie che sorgono nelle società di persone devono essere portate all’attenzione di un organismo di mediazione
Mediazione obbligatoria per le controversie nelle società di persone
Dal 30 giugno 2023 i conflitti che possono nascere all’interno delle società di persone sono soggette alla procedura obbligatoria della mediazione in quanto condizione di procedibilità della domanda giudiziale.
L’articolo 5 del decreto legislativo n. 28/2010 contempla le controversie che nascono nelle società di persone tra le materie per le quali è obbligatorio esperire la mediazione in via preliminare rispetto al giudizio. Procedura stragiudiziale che si può avviare presentando formale istanza presso una delle sedi di ADR Center.
I tre modelli delle società di persone
Le controversie che possono sorgere all’interno delle società di persone sono molteplici, anche perché disciplina delle società di persone è variegata e complessa. Le società di persone infatti possono assumere diverse forme, ognuna delle quali è soggetta a regole specifiche.
Il Codice civile disciplina le società di persone all’interno del libro V intitolato “Del lavoro” dall’articolo 2251 all’articolo 2234.
Le società di persone, costituite solo da persone fisiche e contemplate dal codice civile si distinguono in:
- società semplice;
- società in nome collettivo;
- società in accomandita semplice.
Caratteristiche principali delle società di persone
Come anticipato, ogni modello di società di persone si differenzia dalle altre per alcune caratteristiche distintive.
La società semplice ad esempio è così definita perché il contratto non necessita di forme particolari, almeno che la natura dei beni che i soci conferiscono non ne richiedano di specifiche. Basti pensare al caso in cui uno dei soci apporti alla società un immobile da adibire a capannone, magazzino o uffici amministrativi.
La società in nome collettivo invece si caratterizza, al pari della società semplice, per la responsabilità illimitata dei soci che la compongono. In caso di debiti della società verso soggetti terzi infatti i soci possono essere chiamati a risponderne con i loro peni personali.
Nelle società in accomandita semplice invece sono presenti due categorie di soci:
- i soci accomandatari, che in caso di debiti della società verso terzi sono chiamati a farvi fronte anche con il loro patrimonio personale;
- i soci accomandanti, che invece rispondono dei debiti societari solo nei limiti della quota che hanno apportato alla società.
Le controversie che possono nascere all’interno delle società di persone
Come anticipato, quando tra i soci che fanno parte di una delle società di persone appena viste sorge una controversia è ora necessario ricorrere in prima battuta alla mediazione civile e commerciale, se in questa sede non si dovesse trovare un accordo allora si potrà agire in giudizio.
Dalla lettura delle norme del codice civile dedicate alla disciplina delle società di persone è possibile individuare i motivi principali per i quali i soci possono entrare in conflitto.
La prima causa di discussione può sorgere in fase di costituzione della società, quando i soci si impegnano a effettuare determinati conferimenti, come previsto dal contratto sociale, ma poi non vi danno seguito.
La lite può nascere anche nel caso in cui i beni della società vengano utilizzati dai soci per scopi estranei all’attività sociale, senza che gli altri soci abbiano prestato il proprio consenso.
Chi si occupa dell’amministrazione della società ha precisi obblighi e responsabilità nei confronti dell’intera compagine sociale, il mancato assolvimento di questi impegni può aprire le porte al conflitto coi gli altri soci.
Le società di persone, come quelle di capitali, hanno una finalità di lucro. Gli utili, così come le perdite che la società consegue, devono essere distribuiti tra i soci nel rispetto di regole specifiche. Il mancato rispetto dei criteri di ripartizione può essere motivo di controversia.
Le società di persone sono soggette a regole particolari per quanto riguarda la posizione della società e dei singoli soci nei confronti dei terzi. Il mancato rispetto di queste regole può dare origine a dissidi.
Le società infine possono sciogliersi per diverse ragioni.
Lo scioglimento di una società comporta l’adempimento di tutta una serie fasi e di adempimenti, come la liquidazione, le operazioni di inventario, la restituzione dei beni conferiti, il pagamento dei debiti sociali e altro ancora. Il mancato o non corretto svolgimento di queste operazioni, quando si riflette negativamente sui diversi soggetti coinvolti, può condurre a contrasti inevitabili.
Per conoscere le materie che, per legge, prevedono il ricorso preventivo alla mediazione leggi “Quale tipo di controversia è materia di mediazione obbligatoria?”