Presentato in Parlamento il Progetto di legge nr. 2594, relativo alla “Istituzione della figura professionale del mediatore familiare”.
Il PDL 2594 definisce il mediatore familiare come colui che “… sollecitato dalle parti o su invito del giudice, si adopera, nella garanzia del segreto professionale e in autonomia dall’ambito giudiziario, affinchè i genitori elaborino personalmente un programma di separazione soddisfacente per loro e per i loro figli …”. L’art. 1 della proposta esalta sia l’importanza dell’autodeterminazione nella dinamica comunicativa che deve condurre le parti di un conflitto (la separazione personale, la cessazione degli effetti civili del matrimonio o la successiva modifica delle relazioni personali tra le parti, nel caso di specie) ad una decisione difficile, sia il contributo fondamentale del terzo neutrale in questo processo. Il terzo neutrale, appositamente formato, secondo la relazione accompagnatoria “… si attiva al fine di ricomporre un conflitto tra le parti ristabilendo una buona comunicazione tra loro e consentendo l’elaborazione di un’intesa che regoli in modo soddisfacente la riorganizzazione dei loro rapporti”.
Con il dichiarato intento di “definire la figura del mediatore familiare contribuendo a stabilirne contorni e funzioni”, il PDL 2594 si pone in perfetta sintonia con la precedente proposta “Cola”n. 2463 (“Norme per la promozione della conciliazione stragiudiziale professionale”), che si occupa del più ampio settore delle controversie civili e commerciali. Comune alle due proposte, tra le altre cose, è infatti l’obiettivo di introdurre nel nostro ordinamento figure dalla professionalità nuova che in altri Paesi hanno contribuito con successo alla diffusione di una moderna cultura in materia di gestione dei conflitti.