Lo Uniform Mediation Act e la sua vasta protezione della segretezza delle comunicazioni nella conciliazione, sono passati all’Assemblea del New Jersey, ed il Governatore, James McGreevey, si è impegnato a rendere il provvedimento una legge del suo Stato.
Sean Darcy, incaricato delle relazioni esterne per il governatore, ha affermato che la legge che adotterà il Codice “si trova sul tavolo del Governatore per essere valutata, e ci si aspetta che egli la firmi presto”. La l. 679 è stata, difatti, adottata senza opposizioni dall\’Assemblea, giovedì 7 ottobre 2004, avendo in precedenza ottenuto, quest’anno, unanime consenso da parte dei senatori.
Il Codice riconosce il diritto delle parti della conciliazione di non rivelare e di non far rivelare da altri comunicazioni rilevanti, allo scopo di rendere il trattamento di tali comunicazioni il più uniforme possibile nel Paese. Il progetto è già diventato legge in Illinois ed in Nebraska, mentre negli stati di New York, Vermont, Massachusetts, Ohio e nel Distretto della Colombia si sta ancora lavorando alla redazione di altri disegni di legge.
Hanan M. Isaacs, avvocato e conciliatore a Princeton, ha avuto un ruolo centrale nell’introduzione del disegno di legge nel New Jersey. Egli ha affermato che l’approvazione relativamente agevole può essere attribuita agli sforzi che si sono fatti per chiarire i numerosi dubbi della comunità legale, dei pratici di ADR, dei gruppi di lavoro e di altri addetti ai lavori, riguardo alla conciliazione.
Secondo Isaacs, il problema principale che si è dovuto affrontare era rappresentato dall’impatto che la previsione codicistica avrebbe avuto sulle conciliazioni trala Commissione per le Relazioni del Pubblico Impiego ed il BOARD statale di conciliazione. Ci si preoccupava, cioè, del fatto che un “approccio uniforme avrebbe potuto ledere i protocolli esistenti”.
Un’altra fonte di preoccupazioni era rappresentata dalla presenza dei requisiti chiesti ai terzi neutrali, che andavano contro le restrizioni alle rivelazioni contenute nel Codice. Queste preoccupazioni sono state sedate esonerando dall\’impatto del disegno di legge entrambi gli enti statali.
Per il resto, il disegno di legge adotta il linguaggio adoperato dalla Conferenza Nazionale dei Membri della Commissione per l’Uniformità delle Leggi e dall’American Bar Association. La legge 679 contiene infatti la previsione – che gli Stati possono adottare su base individuale “ secondo cui il terzo deve condurre la conciliazione in modo imparziale, a meno che le parti si accordino diversamente. Ad ogni modo, la Corte Suprema dovrà rendere le regole attuali di conciliazione, conformi a quelle dello Uniform Mediation Act.
Secondo Isaacs, esistono dei conflitti tra le regole di partecipazione alla conciliazione stabilite dalle corti e quelle sulla segretezza. Nelle conciliazioni disposte dalle corti, il conciliatore può rivelare il contenuto delle comunicazioni solo se ritenga che tale contenuto costituisca minaccia grave o mortale, mentre lo UMA contiene una più ampia serie di ipotesi che ammettono tali rivelazioni.
Inoltre, di regola nel New Jersey una persona può portare alla conciliazione un rappresentante o un’altra persona solo se la controparte presti il suo consenso, mentre il Codice dà alle parti il diritto di fare ciò anche senza il consenso della controparte.
Isaac ha aggiunto che conciliatori ed avvocati dovrebbero essere istruiti sulle regole del Codice di Conciliazione, per valutare la loro condotta in tale procedimento. In particolare, le parti devono capire di avere il diritto di stabilire le regole della segretezza, secondo le regole dello Uniform Mediation Act.