Il Ministro del Welfare Maroni ed il suo collega inglese Timms hanno recentemente dichiarato di volere promuovere strategie comuni per lo sviluppo della responsabilità sociale d’impresa (Rsi). In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Stephen Timms ha affermato che “si tratta di porre fine all’idea erronea secondo cui gli obiettivi sociali ed ambientali si trovano inevitabilmente in conflitto con gli obiettivi economici delle imprese.”
L’accresciuto interesse per la Rsi fa ben sperare anche i sostenitori dell’ADR. I metodi di risoluzione alternativa delle controversie, infatti, sono consoni ai principi della responsabilità sociale d’ impresa. In un articolo pubblicato lo scorso anno, ADR Center non solo metteva in luce il fatto che le forme di risoluzione alternativa delle controversie permettono di preservare (e talvolta persino migliorare) l’ambiente sociale ma anche che il ricorso a tali procedure è in grado di ridurre significativamente i costi legali di un’impresa. In quest’ottica, le iniziative volte a promuovere la Rsi dovrebbero incentivare l’utilizzo delle ADR da parte delle imprese per risolvere le controversie interne o esterne all’azienda.