Nel suo recente rapporto approvato dalla Commissione Giustizia e Mercato Interno, Diana Wallis, presidente dei Liberal-Democratici al Parlamento Europeo, ha preso in esame i contenuti del Libro verde sull’ADR presentato nell’aprile del 2002 dalla Commissione Europea. Il rapporto si pronuncia in favore di un’attività di sostegno nei confronti dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie civili e commerciali nel contesto dell’Unione europea.
Secondola Wallis, i metodi di ADR sono spesso molto meno costosi e più efficienti di quelli tradizionali ed il loro sviluppo andrebbe favorito mediante l’adozione di codici di condotta piuttosto che mediante una serie di interventi legislativi di regolamentazione diretta. In ogni caso, il sostegno ai metodi di ADR non deve privare il cittadino del suo diritto a promuovere un’azione in giudizio.
A tale fine si è suggerita la stesura di una seconda edizione del Libro verde sull’ADR, che elenchi le specifiche norme di un eventuale codice di condotta, soprattutto in materia di controversie transnazionali, e che stabilisca una serie di garanzie procedurali minime per l’ADR, come l’imparzialità del conciliatore e la confidenzialità .