Il “Maryland Program on Mediator Excellence” (MPME), lanciato lo scorso settembre, ha lo scopo di rafforzare la credibilità della conciliazione garantendo che i conciliatori che vi aderiscono si impegnano a raggiungere un elevato livello di preparazione, seguono standard etici rigorosi e si sforzano di migliorare la propria formazione.
Nessun altro stato americano fino ad ora ha sviluppato un programma di tale portata. I conciliatori hanno sottolineato l’esigenza di migliorare la qualità dei servizi offerti senza ricorrere a una maggiore regolamentazione da parte dello stato.
La soluzione è, dunque, consistita nella creazione di un programma a partecipazione volontaria. Uno dei punti forti è l’affermazione di standard etici particolarmente rigorosi in materia di confidenzialità, di pubblicizzazione dei servizi e di adeguatezza professionale a trattare il caso.
Per entrare nel programma occorre aver completato un training di 40 ore. Una volta completata la formazione, i conciliatori guadagnano l’accesso a un network nel quale hanno la possibilità di migliorare la loro professionalità e di gestire criticità o reclami da parte di utenti insoddisfatti.