La necessità di apprendere un nuovo modello di mediazione. Dalla riforma delle norme sulla mediazione civile e commerciale introdotte con il decreto del fare, moltissime le occasioni di esaminare questo “nuovo modello” che vede la contestata obbligatorietà , rectius: condizione di procedibilità , oramai “attenuata” e sostanziarsi nell’obbligo, per legge o per precetto giudiziario (anche oltre le specifiche materie ex art. 5 comma 1 bis d. lgs. 28/2010), di partecipare ad un incontro nel quale le parti, assistite dai loro legali di fiducia, potranno comprendere la funzione e le modalita’ di svolgimento della mediazione, esprimersi sulla possibilita’ di iniziare la procedura di mediazione e, nel caso positivo, procedere con lo svolgimento.
Da qui la necessità di valutare, in un periodo di quattro anni dalla revisione della normativa, l’efficacia dello strumento di risoluzione alternativa delle controversie rispetto al procedimento giurisdizionale – la procedura di mediazione appunto – di favorire la conclusione di accordi che mettano fine alle controversie insorte tra le parti.
Scuola Superiore della Magistratura. In questo nuovo scenario, si è svolto il 7 aprile scorso, a Scandicci nella storica sede della Scuola Superiore della Magistratura, il corso rivolto ai Magistrati che, dopo un’introduzione finalizzata a suscitare un confronto con esperti e studiosi della mediazione circa le prospettive della risoluzione alternativa delle controversie e il ruolo indefettibile della giurisdizione, ha affrontato diversi temi processuali rilevanti, quali la valutazione della procedibilità in assenza del tentativo; la rilevanza sostanziale e processuale dell’accordo; le conseguenze, probatorie e di natura economica, della mancata partecipazione senza giustificato motivo o della mancata accettazione della proposta. Una sessione specifica è stata dedicata alla mediazione ordinata dal giudice.
Formazione decentrata presso il Tribunale di Roma. A seguito dell’incontro presso la Scuola Superiore della Magistratura, il 5 giugno scorso si è tenuto presso la Sala della Musica del Tribunale Civile di Roma un incontro di formazione decentrata dal titolo: “La mediazione “in azione”” in cui sono intervenuti circa 60 magistrati. I lavori sono stati aperti da un ampia introduzione del Presidente del Tribunale dott. Mario Bresciano che ha sottolineato l’importanza della mediazione delegata e le responsabilità del magistrato. Di seguito, il Prof. Giuseppe De Palo ha coordinato e commentato una simulazione di una mediazione ordinata dal giudice nei suoi vari aspetti di raccordo col processo, ad esso antecedenti e susseguenti. Gli avvocati ed esperti mediatori del foro di Roma Luca Tantalo, Giovanni De Luca, Renata Cimara Calderoli insieme agli ex magistrati Giovanna De Virgiliis e Mario Fantacchiotti hanno intepretato le parti, gli avvocati e il mediatore di una reale mediazione “portata in scena”.
L’apprezzamento manifestato dai tanti magistrati presenti rileva favorevolmente, anche alla luce dell’impulso che la magistratura intende dare all’utilizzo della mediazione delegata come ha sottolineato più di una volta il Presidente Mario Bresciano.