Il 24 e 25 gennaio 2003, l’UIA, Union Internazionale des Avocats, ha organizzato, in una prestigiosa sede milanese, un incontro a cui hanno partecipato i più importanti professionisti e rappresentanti delle maggiori organizzazioni in materia di ADR a livello mondiale.
L’incontro in cui è intervenuto l’amministratore delegato di ADR Center, Dott. Leonardo D’Urso, è stato l’occasione per consentire agli addetti al lavoro di confrontarsi, discutere e comparare le diverse metodologie per realizzare servizi maggiormente soddisfacenti per i clienti.
Il forum è stato, poi, il motivo per aggiornare il codice di comportamento per conciliatori che l’UIA aveva approvato, in prima stesura, nella sessione dell’aprile 2002.
ADR Center aderisce pienamente ai nuovi principi stabiliti e garantisce e vigila affinchè i propri conciliatori si attengano scrupolosamente ai principi deontologici fissati dall’UIA.
Norme di comportamento per i conciliatori
Approvate dall’UIA Forum of Mediation Centres
25 gennaio 2003
Milano
Le seguenti norme di comportamento sono applicabili a qualsiasi persona che svolga un’attività di conciliazione (a meno che le parti non stabiliscano diversamente):
1 Il conciliatore dovrà essere adeguatamente formato e dovrà mantenere e migliorare la propria preparazione e pratica nella conciliazione. Il conciliatore dovrà rifiutarsi di partecipare ad una conciliazione nel caso in cui non abbiano una preparazione adeguata.
2 Il conciliatore dovrà dare informazione[1] di qualsiasi circostanza che possa inficiare la propria indipendenza[2] ed imparzialità [3] o possa dare la percezione di parzialità o mancanza di neutralità [4]. Il conciliatore dovrà in ogni atto che compie agire e dare l’impressione di agire, in modo completamente imparziale rispetto alle parti e mantenere la neutralità nella controversia. Il conciliatore non dovrà prendere parte o continuare una conciliazione nel caso in cui venga meno la propria imparzialità o neutralità .
3 Il conciliatore dovrà assicurarsi che le parti, prima dell’inizio della conciliazione, abbiano compreso ed accettato espressamente:
– la finalità e la procedura di conciliazione
– il ruolo del conciliatore e delle parti
– gli obblighi di riservatezza del conciliatore e delle parti
– il compenso del conciliatore
4 Il conciliatore dovrà agire in modo diligente
5 Il conciliatore non dovrà esercitare pressioni sulle parti
6 Il conciliatore dovrà mantenere la riservatezza di ogni informazioni che emerga dalla conciliazione o sia ad essa collegata, incluso il fatto stesso che la conciliazione debba avvenire o sia avvenuta, salvo che la legge o l’ordine pubblico stabiliscano diversamente. Qualsiasi informazione confidata al conciliatore da una parte non potrà essere comunicata all’altra parte senza permesso a meno che non riguardi fatti contrari alla legge
[1] Il conciliatore deve informare le parti di qualsiasi circostanza che possa influenzare la propria indipendenza, imparzialità e neutralità , anche se, di fatto, possa non influire sulla correttezza nei confronti delle parti. L’esistenza delle suddette circostanze non implica automaticamente l’inadeguatezza a svolgere il ruolo di conciliatore.
[2] Indipendenza significa assenza di qualsiasi legame oggettivo (relazioni personali o lavorative) tra il conciliatore ed una delle parti.
[3] Imparzialità si riferisce ad un’attitudine soggettiva del conciliatore, il quale non dovrà favorire una parte a discapito dell’altra.
[4] Neutralità si riferisce alla posizione del conciliatore, il quale non dovrà avere interessi diretti sull’esito del procedimento.
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