Le norme comunitarie impongono oggi agli enti nazionali preposti all’erogazione dei contributi agricoli di rendicontare con chiarezza entrate e uscite.
Visti i tempi lunghi e l’incertezza del contenzioso ordinario, e la conseguente impossibilità di quantificare gli oneri in contestazione, in Italia questo obbligo viene difficilmente rispettato.
Il ministero delle Politiche agricole e forestali punta dunque sull\’ADR, e con decreto del 3 marzo 2006 (GU n. 100 del 2 maggio 2006) introduce l’obbligo di tentare la conciliazione per le controversie di valore inferiore a 20.000 euro relative all’assegnazione di fondi agricoli sorte tra l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) e le aziende beneficiarie.
Il procedimento sarà condotto da una commissione di conciliazione composta da rappresentanti di Agea e delle associazioni dei produttori agricoli. La conciliazione dovrà concludersi in un periodo di 60 giorni, trascorsi i quali sarà necessario ricorrere all’arbitrato.