Istituzione di un Registro degli organismi di conciliazione pubblici e privati tenuti dal Ministero di Giustizia, al cui interno le Camere di commercio verranno inserite di diritto. È questa la novità principale introdotta dall’art. 38 del diritto societario riformato (D.Lgs 5/2003).
I regolamenti attuativi, pubblicati lo scorso 23 agosto, hanno posto l’accento sulle caratteristiche prioritarie che gli organismi deputati alla gestione dell’istituto della conciliazione devono possedere.
Imparzialità e professionalità le prerogative imprescindibili che il conciliatore deve garantire. Dettagliati anche i requisiti previsti per l’organismo che richiede l’iscrizione: adeguatezza non soltanto sotto il profilo organizzativo, ma anche e soprattutto sotto il profilo patrimoniale. L’istante deve infatti produrre una idonea polizza assicurativa, non inferiore a 500.000 euro a garanzia delle conseguenze patrimoniali derivanti dallo svolgimento della conciliazione.
Inoltre viene nuovamente sottolineata l’importanza della adeguata formazione del conciliatore. Tra i requisiti di qualificazione professionale, infatti, è menzionata anche la partecipazione a corsi di formazione che rispettino i criteri elaborati da Unioncamere nazionale (corso teorico pratico di 32 ore e 4 ore di valutazione finale).