La sentenza Burne v. A [2006] EWCA Civ 24 rappresenta un nuovo e importante precedente nella sempre più frequente prassi dei giudici britannici di sospendere il giudizio per rimettere la controversia a una procedura di conciliazione.
Il giudice, rilevando la totale antiteticità tra le posizioni delle parti ed il loro particolare coinvolgimento emotivo, ha ritenuto opportuno rimettere la controversia alla procedura di conciliazione prima dell’inizio del giudizio di secondo grado.
Il caso di specie riguardava la responsabilità professionale di un medico di famiglia per una diagnosi compiuta via telefono su un bambino di 6 anni e rivelatasi poi errata. In conseguenza del mancato intervento, il bambino aveva subito una lesione cerebrale irreversibile.
Il presupposto del provvedimento del giudice è stato l’esplicito riconoscimento che la procedura di conciliazione è un valido strumento di risoluzione nelle situazioni di impasse per molte controversie che implicano dinamiche emotive e che richiedono l’utilizzo di valutazioni tecnico-scientifiche ai fini della composizione della controversia.