Il 2002 si è rivelato un anno particolarmente impegnativo per le corti inglesi, impegnate dalla grande diffusione delle procedure di conciliazione e di EDR (Effective Dispute Resolution) e dai problemi di coordinamento con lo svolgimento dell’attività giurisdizionale. Nel caso “Dunnet contro Railtrack”, la parte che ha prevalso è stata privata della vittoria delle spese legali per aver rifiutato in precedenza la conciliazione, mentre nel caso “Hurst contro Leeming”questo non è successo. Lord Woolf ha dichiarato pubblicamente che “si dovrebbe conoscere abbastanza l’ADR da capire che rifiutarsi di adottarlo è una decisione indifendibile, soprattutto quando è in gioco il denaro pubblico”(“Cowl contro Municipio di Plymouth”).
La sentenza “SITA contro Watson Wyatt e Maxwell Batley”ha fatto maggior luce sul problema di una parte soccombente che rifiuti di sostenere i costi legali, adducendo come motivo il rifiuto della controparte di tentare la conciliazione. Il giudice Park non ha voluto penalizzare la parte vittoriosa (Maxwell Batley), quando il soccombente Watson Wyatt ha chiesto di non dover sostenere i costi legali della controparte, motivando con il rifiuto di questa di partecipare alla conciliazione in cui si era risolta la controversia principale fra Watson Wyatt e la parte attrice (SITA). I motivi che hanno spinto il giudice a non seguire la giurisprudenza dei casi precedenti sembrano avere a che fare non tanto con una reale differenza fra i casi, quanto piuttosto con il modo in cui Watson Wyatt e i suoi legali hanno proposto la conciliazione.