La classe politica dello Stato della Florida ha emanato una regolamentazione più rigida nei confronti dei giudici più anziani che ricoprono incarichi di conciliatori, al fine di garantire quelli che sono gli obiettivi principali della conciliazione, ed eliminare ogni possibile vantaggio che costoro potrebbero trarre dallo svolgere entrambe le attività .
Il Comitato per la Disciplina e la Regolamentazione della Soluzione Alternativa delle Controversie della Corte Suprema, ha proposto che tutti i giudici più anziani – che siano in pensione, ma abbiano dato la propria disponibilità a svolgere le loro funzioni, ove richiamati dalla Corte, – siano certificati prima di accettare la nomina come conciliatori.
In un rapporto condotto su richiesta della Corte, il Comitato ha suggerito che ai suddetti giudici siano imposti degli obblighi di comunicazione. In particolare, è stato proposto di proibire agli stessi di presiedere un caso in cui qualcuna delle parti, dei loro avvocati o studi legali abbiano fruito degli uffici di tali giudici come conciliatori nei precedenti tre anni, a meno che le parti non siano egualmente d’accordo.
Il Comitato ha fatto rilevare nel rapporto, come “mentre il lasso temporale di tre anni può sembrare arbitrario, è stato ritenuto che il decorso di tale periodo minimo di tempo sia sufficiente per dissipare ogni dubbio, derivante dalla stranezza per cui un giudice abbia ricevuto il pagamento diretto di somme di denaro dalle parti che, in seguito, compaiano innanzi a lui per la decisione di una controversia”.
Il Comitato ha sostenuto di aver misurato la soglia per individuare se un giudice anziano possa ricoprire anche l’incarico di conciliatore, seppur, dopo un ampio dibattito, ha concluso che ciò possa essere conciliato con una serie di tutele. Innanzitutto, le raccomandazioni del Comitato sono formulate in modo da assicurare che siano le parti a condurre il procedimento, essendo questo un principio fondamentale della conciliazione.
Sharon Press, direttore del Centro per la Soluzione delle Controversie dello Stato della Florida, ha dichiarato che il Comitato “comprende che il potere che un giudice ha in giudizio può espandersi fino alla conciliazione”, ed il prevedere delle forme di tutela come la certificazione può diminuire questo effetto. Tuttavia egli ha riferito che tale raccomandazione è la più controversa.
Ha inoltre dichiarato che nello Stato della Florida le parti sono libere di scegliere qualunque persona come conciliatore, ma sela Corte Suprema adottasse le regole suddette, i giudici anziani sarebbero selezionati secondo delle modalità speciali. Per alcuni dei giudici, i loro specifici requisiti potrebbero risultare gravosi o superflui.
D’altro canto, la proposta del Comitato di prevedere l’espansione degli obblighi di comunicazione, tesi ad evitare conflitti di interesse, non è visto come un ingiusto peso posto a carico dei giudici anziani.
Il Comitato ha dichiarato che il presiedere alla decisione di una controversia, in cui siano coinvolti soggetti che in passato siano stati parte o avvocato di una conciliazione innanzi allo stesso giudice, configura un’ipotesi di conflitto di interesse che deve essere comunicata, a prescindere dal tempo trascorso. In ogni caso, le parti potrebbero voler egualmente servirsi di tale giudice come conciliatore senza incorrere in preclusioni.
Nell’affrontare il problema relativo alla memorizzazione di tutti coloro che siano stati parte o avvocato in procedimenti svoltisi innanzi ad un giudice- conciliatore, il Comitato ha dichiarato di ritenere che “sarebbe una buona pratica quella per cui i giudici e “ conciliatori anziani invitino le parti e gli avvocati ad informare il conciliatore di ogni conflitto di interessi attuale o potenziale. Questa regola lascerebbe decidere soltanto alle parti se ravvisino o meno un pericolo di parzialità o di conflitto di interessi”.
Il Comitato ha inoltre dichiarato che ai giudici anziani dovrebbe essere richiesto di frequentare un corso di etica per le possibili violazioni del Codice di Condotta in Giudizio o delle Norme dello Stato della Florida per i Mediatori Certificati e per quelli Nominati dalla Corte, che potrebbero verificarsi durante lo svolgimento dei tue tipi di attività , un suggerimento che, secondo Press, dovrebbe essere dato per scontato dai giudici.
Il Comitato ha sostenuto che il corso “dovrebbe porre l’enfasi sull’applicazione pratica del Codice di Condotta in Giudizio e delle norme sulla conciliazione, in particolar modo sui casi in cui lo status di giudice possa interferire con l’attività di conciliatore e viceversa”.
Secondo Press,la Corte Suprema diffonderà le suindicate raccomandazioni per raccogliere commenti e terrà delle discussioni sulle suddette proposte.