L’International Centre for Settlement of Investment Disputes (ICSID) – ente istituito presso la World Bank, nel 1966, per gestire la risoluzione delle controversie sorte tra finanziatori esteri e stati membri – ha recentemente emanato degli emendamenti ai regolamenti in materia di risoluzione delle controversie, allo scopo di rendere più flessibili ed uniformi le pratiche di arbitrato e di conciliazione da esso amministrate.
I regolamenti in questione (ICSID Regulations and Rules; Additional Facility Rules) riguardano la gestione di due tipi di controversie: quelle coinvolgenti solo stati membri e finanziatori esteri e quelle coinvolgenti anche uno stato non membro, oppure aventi una natura non esclusivamente finanziaria.
I nuovi emendamenti permettono di uniformare le procedure adottate per risolvere entrambe le tipologie di controversie, ad esempio stabilendo criteri comuni per la scelta della nazionalità degli arbitri. In entrambi i casi, la maggioranza degli arbitri prescelti per amministrare la procedura deve essere di nazionalità diversa rispetto a quella delle parti coinvolte, salvo che le parti, di comune accordo, desiderino il contrario.
Prima degli emendamenti in oggetto, inoltre, il segretario generale dell’ISCD doveva individuare, entro trenta giorni dalla richiesta dei litiganti, un arbitro o degli arbitri per adire la loro controversia. Con i nuovi emendamenti, invece, egli deve solo fare del suo meglio per riuscire ad espletare tale compito entro i termini precedentemente stabiliti. Allo stesso modo, egli non è più tenuto a rispondere alla domanda di destituzione di uno o più arbitri entro il termine di trenta giorni dalla richiesta delle parti.