Non ci sono dubbi che la pratica di risoluzione alternativa delle controversie sia ben radicata nella tradizione del Ghana. Il piccolo stato africano, infatti, faceva ricorso alla mediazione già in epoca precoloniale all’interno delle tribù oltre che durante il dominio britannico.
Ciononostante l’Arbitration Act, ispirato al modello di Common Law e in vigore fin dal lontano 1961 risulta anacronistico rispetto alle attuali procedure ADR utilizzate nel paese. E’ per questo che il Ghana si avvia con decisione verso una riforma del sistema giuridico volta a modernizzare anche le norme che regolano l’utilizzo delle tecniche ADR di conseguenza, a decongestionare i tribunali attraverso una conseguente riduzione del numero dei casi presentati presso le corti. Il progetto di riforma, al momento al vaglio del parlamento, riguarda sia la prassi della mediazione che dell’arbitrato e, se attuato, rappresenterebbe una svolta per il sistema giuridico del paese, sempre più insoddisfatto delle lungaggini, oltre che dei costi, dell’iter processuale.
Di certo, il sistema di ADR è positivamente accolto dalla popolazione ghanense, familiare per tradizione e più accessibile per le fasce meno abbienti, garantendo un più ampio accesso alla giustizia. Per quanto la strada verso una sua definitiva approvazione risulti ancora lunga, è indubbio che questo progetto di riforma rappresenti già un grande passo per il piccolo stato africano.