Nel caso Shirayama Shokusan vs. Danovo Ltd., il giudice Blackburn ha emesso, su istanza del convenuto, un’ordinanza favorevole all’esperimento del tentativo di conciliazione, nonostante la resistenza della parte attrice. La motivazione della decisione, emessa nel dicembre 2003, mostra la piena consapevolezza dei Tribunali inglesi riguardo al loro potere di guidare le parti verso la conciliazione anche contro la volontà di una di esse.
Blackburn ha rilevato che i poteri conferiti al Tribunale dal CPR (Civil Procedure Rules), Parte 1.4, gli consentono di ordinare un tentativo di risoluzione alternativa della controversia anche in contrasto con la volontà di una delle parti, anche su punti ancora controversi e sui quali le parti non si sono dimostrate ancora disposte a trattare.
Nel recente passato, casi come Corenso vs. The Burnden Group hanno dimostrato come le parti possano non decidersi a condurre la conciliazione se non viene emessa un’apposita ordinanza da parte del giudice, e ciò anche quando venga concessa una sospensione utile all’espletamento della procedura di ADR.
Non appena il testo completo dell’ordinanza sul caso Shirayama sarà disponibile, si potrà meglio valutare se la pronuncia abbia una portata pionieristica o se essa abbia semplicemente riaffermato quello che era già stato stabilito nel caso Kinstreet.