Il Glossario raccoglie la terminologia relativa alle procedure di Risoluzione Alternativa delle Controversie (ADR, Alternative Dispute Resolution).Accanto ad ogni termine italiano è riportato l’equivalente in inglese.
ADR Privata (Private ADR)
Procedure ADR intraprese volontariamente dalle parti o in base ad una clausola contrattuale, in assenza di un ordine o di una decisione del tribunale. In contrasto con la ADR pubblica (v. infra). |
ADR Pubblica o Endoprocessuale (Court-Connected ADR)
Qualsiasi programma o procedura ADR usata dietro l’ordine o in collegamento con un tribunale al fine di risolvere una vertenza sottoposta a giudizio ordinario o in luogo di una prosecuzione della causa. Il termine è comprensivo anche delle dizioni court-related e court annexed. |
Agenzia di Amministrazione (Administering Agency)
Istituzioni, Camere di Commercio, Agenzie Governative o Organizzazioni Internazionali che, tra i molteplici servizi offerti, contemplano la conduzione e la gestione delle varie procedure di ADR. Queste ultime possono essere messe a disposizione dell’utenza pubblica in generale (si veda la voce Fornitore – Provider) o possono essere riservate alle vertenze relative ai membri dell’agenzia in questione. Tali enti operano secondo regole proprie e dispongono di panel ed elenchi di professionisti terzi neutrali. |
Aggiudicativo (Adjudicative)
Avente le caratteristiche delle procedure di tipo aggiudicativo e quindi vincolanti. |
Approccio Binario (Two-Track Approach)
Uso congiunto delle procedure ADR, o dei negoziati tradizionali, con la risoluzione giudiziale. Le procedure ADR e i negoziati tradizionali possono procedere in contemporanea con il procedimento giudiziale o possono intervenire nel corso di una sua sospensione concordata. I rappresentanti delle parti in lite, non coinvolti direttamente nella causa, sono di solito preposti alla conduzione delle procedure ADR o dei negoziati tradizionali in questo contesto. Il ricorso all’approccio binario è particolarmente indicato nei casi in cui risulta difficile abbandonare il procedimento giudiziale anche se le parti stanno cercando delle soluzioni di accordo. Altri casi: quando la lite è diventata particolarmente astiosa; quando una proposta di accordo potrebbe essere percepita come una manifestazione di debolezza. Questo approccio può essere molto costoso e conferire ai negoziati un’atmosfera avversariale. |
Arbitrato (Arbitration)
Termine indicante la forma più tradizionale di risoluzione privata delle controversie, la quale prevede il rinvio della vertenza ad una o più persone imparziali (collegio arbitrale) per l’ottenimento di una decisione conclusiva e vincolante. L’arbitrato può essere amministrato da un’ampia gamma di organizzazioni private, o non-amministrato, e quindi gestito esclusivamente dalle parti. L’arbitrato può essere: – previsto da un accordo fra le parti, – stipulato al momento della nascita della controversia, – stipulato dalle clausole presenti nel contratto, scritte prima del verificarsi della vertenza. |
Arbitrato Amministrato (Administered Arbitration)
Arbitrato condotto da e secondo le regole di un organismo di amministrazione (Administering Agency). L’arbitrato può essere sia amministrato sia non-amministrato. |
Arbitrato Baseball Notturno (Night-Baseball Arbitration)
Variazione dell’arbitrato ultima offerta (v. infra), in cui l’arbitro predispone una proposta di accordo e prende una decisione a favore della parte la cui offerta è più vicina alla sua proposta di accordo. |
Arbitrato Legato (High-Low Arbitration)
Forma di arbitrato, di solito vincolante, in cui le parti fissano ad insaputa dell’arbitro una banda (ossia un minimo ed un massimo), di solito uguale alle ultime offerte e contro-offerte delle parti, entro i cui limiti il lodo fuori banda deve essere ricondotto. Ogni lodo che rientra tra i valori della banda di oscillazione non è sottoposto ad aggiustamento. |
Arbitrato-Ultima Offerta (Baseball-Last-Offer Arbitration)
Procedura di arbitrato adoperata soprattutto nelle vertenze di natura commerciale. Le parti, trovandosi in una situazione di impasse nel corso dei negoziati, rimettono ciascuna un’offerta monetaria finale al giudizio dell’arbitro. L’arbitro dovrà sceglierne solo una. Tale approccio pone dei limiti alla discrezionalità dell’arbitro ed incentiva ogni parte ad avanzare un’offerta ragionevole, nella speranza che essa sia accettata dal decisore finale. |
Clausola Contrattuale di ADR Stipulata Anteriormente alla Controversia (Predispute ADR Contract Clause)
Clausola contenuta nel contratto fra le parti, volta a specificare un metodo di risoluzione delle controversie che possono sorgere in relazione all’accordo commerciale in questione. La clausola può riferirsi ad una o più tecniche di ADR e può eventualmente riportare il nome della terza parte che svolgerà il ruolo di arbitro o conciliatore. |
Co-Conciliazione (Co-Mediation)
Procedura di conciliazione condotta simultaneamente o congiuntamente da due o più conciliatori. Utilizzata spesso per risolvere complesse controversie multiparti o internazionali: Per esempio nel caso di controversie internazionali dove le parti sono lontane tra di loro e i due conciliatori sono solitamente scelti della nazionalità dei litiganti, pur ovviamente rimanendo entrambi assolutamente imparziali. |
Co-Conciliazione-Arbitrato (Co-Med-Arb)
Variazione della procedura Conciliazione-Arbitrato (v. infra). Il conciliatore e l’arbitro agiscono simultaneamente coordinandosi fra di loro: presiedono congiuntamente allo scambio di informazioni fra le parti che sono in seguito assistite solo dal conciliatore in assenza dell’arbitro. Se la conciliazione non produce alcuna soluzione, la lite, o qualsiasi altra situazione irrisolta, può essere sottoposta al giudizio dell’arbitro che rende una decisione vincolante. |
Collegio Consultivo Tecnico (Dispute Review Board o DRB)
Organismo composto da tre neutrali, deputato a prevenire, gestire e risolvere negozialmente, “in tempo reale”, le controversie collegate all’esecuzione di progetti complessi (ad esempio quelli per la realizzazione di grandi opere civili), al fine di minimizzare il rischio che lo svolgimento dei lavori possa essere interrotto a causa di azioni legali. I pareri del CCT non hanno natura vincolante: La procedura è utilizzabile anche in altri scenari, ma evidentemente i costi lo raccomandano solo in relazione a progetti complessi. |
Conciliatore (Mediator)
Terzo neutrale che conduce una procedura di conciliazione. Il conciliatore assiste le parti nel raggiungimento di una soluzione negoziata della vertenza ed è privo del potere di rendere alcuna decisione vincolante. |
Conciliazione (Mediation)
La conciliazione è una procedura volontaria ed informale in cui le parti ad una controversia scelgono un terzo neutrale che le assista nel raggiungere una soluzione negoziata, senza che egli possa prendere delle decisioni vincolanti. Il ricorso alla conciliazione può avvenire sulla base di una clausola contrattuale stipulata dalle parti, sulla base di un accordo privato alla nascita della vertenza o in quanto elemento di un programma endoprocessuale. Il termine “Conciliazione”traduce l’accezione anglosassone di Mediation, giacchè l’espressione “Mediazione”in italiano richiama il contratto di mediazione che ha tutt’altro significato. Il termine “conciliation/conciliazione”è di solito usato come sinonimo di “mediation”(v. infra) che in italiano si traduce con il termine conciliazione. La conciliation si riferisce, negli USA, al tentativo di una terza parte, che può essere o meno neutrale, di incoraggiare le negoziazioni e il raggiungimento di una soluzione della propria vertenza; a livello internazionale conciliation è un termine generico usato per indicare tutte le forme di intervento non aggiudicative. |
Conciliazione con un Ascoltatore Confidenziale (Confidential Listener Mediation)
Tipo di conciliazione ove il conciliatore si limita ad agevolare il negoziato fra le parti in modo che siano esse stesse a pervenire ad un accordo, determinandone i contenuti e ristabilendo la loro relazione, astenendosi nel valutare o dare alcuna opinione nel merito della controversia. In contrasto con la Conciliazione Valutativa (v. infra), nella conciliazione facilitativa il conciliatore ha unicamente la funzione di agevolare il raggiungimento dell’accordo. |
Conciliazione Ombra (Shadow Mediation)
Conciliazione che avviene quando il conciliatore partecipa alla procedura di arbitrato come semplice osservatore fino al momento in cui le parti si accordano per sospendere l’arbitrato e tentare la conciliazione. |
Conciliazione Valutativa (Evaluative Mediation)
Tipo di conciliazione in cui il conciliatore valuta (o “giudica”) le posizioni delle parti, fornisce dei pareri, dà la sua opinione sul probabile esito in tribunale della causa e propone una o più formule risolutive. In contrasto con la Conciliazione Facilitativa (v. supra), il conciliatore assume una posizione più interventista. |
Conciliazione-Arbitrato (Med-Arb)
Procedura ibrida di ADR in cui le parti si impegnano ad esperire in prima battuta la conciliazione, con l’intesa di ricorrere all’arbitrato nel caso in cui vi siano questioni rimaste irrisolte nella prima fase. Il terzo neutrale che funge da conciliatore assume, se del caso, anche la funzione di arbitro Questo aspetto può portare spesso le parti a non cooperare pienamente con il conciliatore giacchè egli potrebbe successivamente rivestire il ruolo dell’arbitro ed essere conseguentemente dotato della possibilità di emettere dei giudizi vincolanti. |
Conciliazione-poi-Arbitrato (Med-then-Arb)
Variazione della Conciliazione-Arbitrato in cui le parti si impegnano nel deferire ad un arbitro tutte le questioni non risolte dalla conciliazione. Le funzioni di conciliatore e di arbitro sono svolte da due diversi professionisti, si ovvia così agli inconvenienti presenti nella Conciliazione-Arbitrato. |
Conference
Meeting, incontro fra due o più persone volto a risolvere la controversia attraverso consultazioni, discussioni e dibattiti sulle divergenze di opinioni. Tali riunioni si strutturano come un formale processo semilegislativo: con la previsione di un presidente, l’adozione di regole standard procedurali e con il ricorso a sistemi specifici volti al raggiungimento delle decisioni. |
Conflict Management
Attività di progettazione e realizzazione di strumenti e metodi di prevenzione e gestione dei conflitti sia civili e commerciali, sia politici, sociali diplomatici e sindacali. In tale contesto il termine “conflitto”si riferisce ad una situazione di contrasto che potrebbe, come non potrebbe, dare origine ad una vertenza. La “gestione”implica la capacità di controllare un particolare conflitto o classe di conflitti, e gli effetti conseguenti, sia attraverso le varie competenze individuali sia attraverso l’utilizzo di sistematiche procedure. La premessa sottintesa al “Conflict Management”è l’inevitabilità del conflitto all’interno delle organizzazioni, premessa dalla quale discende necessariamente che la tempestiva individuazione e gestione del conflitto sono di fondamentale importanza nel connotare tale evento in maniera costruttiva piuttosto che distruttiva prima che questo si ingigantisca. |
Consensus Building/Consensus Decision Making
Processo o attività aventi l’obiettivo di suscitare consenso. Generalmente le parti ricercano il consenso su norme e a attitudini condivise relativamente alla loro applicazione a specifiche questioni piuttosto che ricercarlo relativamente a specifiche soluzioni per specifiche questioni. |
Controversia (Dispute)
Controversia, vertenza, contenzioso, disputa. |
Creazione di Valore (Creating Value)
Termine utilizzato da Lax e Sebenius (1986) per descrivere le attività che “ingrandiscono la torta”, come per esempio può essere la negoziazione collaborativa ed integrativa. |
Decisione dell’Esperto Neutrale (Neutral Expert Decision)
Parere non vincolante di un esperto neutrale (v. infra) su una questione legale o di fatto. L’esperto neutrale nominato dal conciliatore o direttamente da entrambe le parti, non decide la vertenza, bensì presta la sua attività di consulenza all’interno di una procedura ADR rappresentando alle parti in lite la sua opinione professionale su una questione tecnica o legale oggetto della controversia. L’opinione di un esperto neutrale – non di parte – può in molti casi sbloccare una situazione di stallo negoziale tra le parti che hanno differenti opinioni sul merito della questione. |
Difesa Coordinata (Multi Party Coordinated Defense)
Strategia di difesa coordinata e congiunta nella quale un facilitatore neutrale aiuta i diversi convenuti a negoziare, formare e gestire gli accordi conseguiti congiuntamente dalle parti e inerenti la controversia principale. In questo modo si rendono più spediti ed efficaci gli interventi volti alla risoluzione del problema. Gli sforzi per una difesa coordinata implicano accordi miranti: a limitare le lotte intestine fra i convenuti, a condividere la divulgazione delle informazioni e i compiti di ricerca, a coordinare e condividere i risultati delle manovre procedurali, a ripartire gli obblighi di pagamento, se imposti e a ricorrere alle competenze di esperti accettati di comune accordo. |
Esperto Neutrale (Neutral Expert)
Individuo o ente neutrale (v. infra) rispetto alle parti, il quale applica le sue specifiche competenze tecniche ad una questione legale o tecnica della vertenza esprimendo la sua valutazione professionale. L’esperto neutrale fornisce un parere ma non decide la vertenza. |
Fare la spola (Shuttle Diplomacy)
Tecnica di conciliazione in cui, separate le parti in lite, il terzo neutrale fa la spola tra di esse nel tentativo di far cessare o ridurre i toni del conflitto e di raggiungere un accordo. |
Fasi della Conciliazione (Mediation Phase)
Stadi convenzionali di una procedura di conciliazione: 1) Fase preliminare; 2) Sessione congiunta iniziale; 3) Sessione private; 4) Chiusura della conciliazione. |
Fornitore di Servizi ADR (Provider, ADR Provider)
Organizzazione privata o pubblica che offre e gestisce servizi di risoluzione delle controversie. Il termine include quello di Administrative Agencies (v. supra). |
Giudice Privato (rent-a-judge)
Procedura ADR endoprocessuale volontaria che permette alle parti di “uscire”dal processo formale e di selezionare un giudice privato. Il giudice dopo aver valutato le prove e gli argomenti delle parti rende una decisione vincolante che ha la forza e gli effetti di un giudizio reso in tribunale (si tratta, tipicamente, di un giudice in pensione pagato dalle parti stesse). |
Giudizio Consultivo (Summary Jury Trial)
Il Giudizio Consultivo rappresenta una procedura non vincolante di ADR. Nel corso di una breve udienza i rappresentanti delle parti espongono sinteticamente il caso di fronte ad una giuria che rende un verdetto consultivo e non vincolante, il quale diventa la base della successiva negoziazione. Nel caso in cui le parti non raggiungano l’accordo, il caso finisce in tribunale. |
Giudizio Ordinario (Civil Process, Litigation)
Procedimento di risoluzione delle controversie che inizia con una domanda giudiziale e termina con l’archiviazione o l’esecuzione della sentenza. Il giudizio ordinario è condotto da un giudice togato o da una giuria formale o statale. Opposto alla ADR. |
Giudizio Privato (Private Judging)
Termine generico usato per indicare una procedura privata o endoprocessuale in cui i litiganti investono un individuo privato del potere di ascoltare e decidere la loro vertenza. |
Incontro di Partenariato (Partnering Dialogue)
Processo di prevenzione di controversia relativa, solitamente, a grandi progetti di costruzione. Il metodo è adatto anche ad altri settori (joint ventures). Subito dopo la firma del contratto, ma prima dell’inizio dei lavori, tutte le parti coinvolte nel progetto si riuniscono per alcuni giorni in una sede separata dalle loro organizzazioni di riferimento. Con l’aiuto di un terzo neutrale, si conoscono, discutono le probabili fonti di attrito nel progetto e si accordano su un procedimento volto a regolare equivoci e vertenze che potrebbero insorgere nel corso della realizzazione del progetto. |
Indagatore Neutrale (Ombudsperson)
Strumento di risoluzione della controversia di tipo aziendale (in-house). L’Indagatore Neutrale è nominato dal proprio ente per indagare sui reclami interni, per prevenire le vertenze o per agevolare la loro risoluzione. Nel tentativo di risolvere il contenzioso sottoposto alla sua attenzione, può ricorrere a vari meccanismi di ADR come la ricerca dei fatti (fact finding) o la conciliazione. |
Lodo (Award)
Decisione, giudizio, sentenza resa da una terza parte indipendente che stabilisce i termini di risoluzione di una controversia. Il termine si riferisce anche al supporto scritto che accompagna la decisione. Il lodo è particolarmente usato nell’arbitrato commerciale e del lavoro. |
Mini Processo (Mini trial)
Il termine mini-trial indica una procedura che coniuga gli aspetti negoziali della conciliazione (il risultato non è mai vincolante per le parti) con quelli formalmente contenziosi, tipici del processo civile e dell’arbitrato (la vertenza viene infatti presentata dagli avvocati in modo “avversariale”). Gli avvocati delle parti coinvolte presentano il caso in maniera tecnica ad una finta giuria, composta in egual numero da manager delle aziende in lite, e di norma presieduta da un terzo neutrale. La “giuria”rende una “decisione”, mai vincolante, che ha il solo scopo di dare ai contendenti il senso di quello che una vera corte statuirebbe se una causa del genere venisse realmente iniziata. Sulla base dei risultati di questa simulazione processuale, che rappresenta ben più di una mera valutazione preliminare, le parti sono di norma incentivate a riprendere il negoziato per risolvere bonariamente la lite. |
Negoziazione (Negotiation)
Procedimento bilaterale o multilaterale secondo il quale le parti che divergono su una particolare questione tentano di raggiungere amichevolmente un accordo o un compromesso attraverso l’utilizzo di apposite modalità di comunicazione (conferenze, discussioni, etc.). Al contrario della conciliazione o di altre forme di ADR, nella procedura di negoziazione non vi è l’interveto di un terzo neutrale |
Negoziazione basata sugli Interessi
Tipo di negoziazione con l’obiettivo di raggiungere un accordo che miri a riconciliare i diversi interessi. Conosciuta anche come Negoziazione Problem-Solving. |
Negoziazione Competitiva (Competitive Negotiation)
Stile o modo negoziale volto al conseguimento dei propri interessi specifici senza riguardo per quelli della controparte. Nella negoziazione competitiva si sfruttano tutti i poteri necessari per vincere e per portare la controparte a perdere in un gioco a somma zero. In contrasto con la Negoziazione Cooperativa (v. supra). |
Negoziazione Cooperativa (Cooperative Negotiation)
Stile o modo negoziale che prevede la collaborazione con la controparte al fine di trovare una soluzione soddisfacente per entrambe le parti (ad esempio una soluzione “creativa”che massimizzi il soddisfacimento degli interessi e non realizzi solo quelli di una parte a scapito di quelli dell’altra). In contrasto con la Negoziazione Competitiva (v. infra). |
Negoziazione Diretta (Direct Negotiation)
Negoziazione in cui tutte le parti coinvolte nella controversia sono rappresentate dai massimi livelli dirigenziali. Il termine si riferisce a qualsiasi negoziazione in cui i litiganti comunicano fra di loro senza l’intervento di terze parti come i conciliatori. La negoziazione diretta può avvenire anche nel corso di una procedura di conciliazione. |
Neutrale (Neutral)
Il termine neutrale indica una terza parte che interviene nella risoluzione di una controversia agendo in maniera imparziale, essendo immune da conflitti di interesse relativi alla vertenza. Una definizione legale corrente definisce il neutrale come un individuo o un’organizzazione qualificata che facilita la soluzione di una controversia in qualità di arbitro, conciliatore o…fact finder. |
Neutralità (Neutralità )
Condizione che annovera le qualità che un conciliatore deve essere in grado di sfruttare: imparzialità ed equidistanza. |
Panel
Insieme di decisori. |
Procedure di risoluzione delle controversie (Dispute System Design)
Procedure di controllo, prevenzione e gestione delle controversie simili alle procedure aziendali di qualità . Esse si indirizzano prevalentemente verso una gestione preventiva ed efficace dei vari conflitti e delle diverse vertenze che si verificano all’interno delle organizzazioni con i rispettivi dipendenti, clienti e fornitori. |
Procedure non Vincolanti (Conciliatory Processes)
Termine generico indicante le varie procedure di risoluzione delle controversie caratterizzate da una partecipazione consensuale e volontaria delle parti, in assenza di una terza parte dotata di poteri decisori (es. conciliazione). Tali procedure sono definite anche person oriented. In contrasto con le Procedure Vincolanti (v. infra). |
Procedure Vincolanti (Adjudicative Processes)
Termine generico indicante le varie procedure di risoluzione delle controversie caratterizzate dall’intervento di una terza parte dotata del potere di imporre una soluzione alle parti (es. arbitrato). Tali procedure sono definite anche act oriented. |
Ricerca dei Fatti (Fact Finding)
Procedura di determinazione dei fatti rilevanti di una controversia da parte di un terzo neutrale che esamina il caso e può alla fine raccomandare una soluzione. Il fact finding interviene come componente di molteplici procedure di ADR. |
Risoluzione (Resolution)
Soluzione o azione volta alla risoluzione di un conflitto. |
Risoluzione Alternativa delle Controversie (Alternative Dispute Resolution, ADR)
Espressione generale indicante le diverse modalità di risoluzione di una vertenza che permettono di evitare il ricorso al sistema processuale statale. Il termine comprende la negoziazione, la conciliazione, l’arbitrato e tutte le loro varianti. Alcuni studiosi ritengono che l’arbitrato non sia classificabile nelle procedure di ADR. Per questo esiste anche la distinzione tra “procedure ADR volontarie”(che comprendono negoziazione e conciliazione) e procedure ADR vincolanti o aggiudicative (che comprendono tutte le varie forme di arbitrato). |
Risoluzione Alternativa e Multifase delle Controversie (Multi-Step ADR)
Serie progressiva di procedure applicate alla risoluzione delle controversie. La prima fase è tipicamente una forma di negoziazione, preferibilmente faccia a faccia tra le parti. Se la negoziazione non produce risultati utili, si procede con un secondo round di negoziazione tra dirigenti di alto livello. Il grado successivo può essere dato dalla conciliazione o da un altro sistema per conseguire agevolmente un accordo negoziato. Se nessuna delle fasi precedenti ha dato luogo ad un accordo, è possibile prevedere l’intervento di una soluzione cogente mediante arbitrato, aggiudicazione privata o causa (litigation). |
Risoluzione Appropriata delle Controversie (Appropriate Dispute Resolution)
Significato alternativo dell’acronimo ADR basato sull’assunto che la sfida critica nella Risoluzione delle Controversie è quella di coniugare la procedura appropriata ad una vertenza particolare. |
Seduta di Accertamento (Hearing)
Fase di raccolta delle prove al fine di determinare i fatti relativi ad una vertenza e raggiungere una decisione basata su di essi. |
Sessione Congiunta (Joint Session)
Fase della negoziazione o conciliazione in cui le parti si incontrano congiuntamente, in opposizione alla sessione privata (v. infra). A volte nota come Sessione Plenaria (Plenary Session). |
Sessione Privata (Caucus)
Fase della conciliazione in cui il conciliatore parla individualmente con le parti per discutere separatamente le questioni sotto esame. A volte detta Posizione Privata (Private Position). |
Settlement Conferences
Modalità di ADR particolarmente diffusa nei tribunali statali e federali statunitensi. Le varie consultazioni per il raggiungimento di un accordo sono in genere presiedute da un giudice. |
Tribunale Multiopzioni (Multidoor Courthouse)
Termine proposto dal Prof. Frank Sander per indicare il metodo in atto presso alcuni tribunali statunitensi che offrono una vasta gamma di procedure di risoluzione delle controversie in base alla tipologia della controversia e delle parti in lite. Iniziata la causa, un incaricato del tribunale, sentite le parti, decide qual è la procedura più indicata per la sua risoluzione scegliendo tra modalità ADR volontarie, aggiudicative ovvero le tradizionali procedure di giustizia ordinaria. |
Valutazione Preliminare (Early Neutral Evaluation)
Procedura di ADR. Nella cd valutazione preliminare, un terzo neutrale esamina i fatti oggetto della lite, ascolta le parti ed i rispettivi legali ed infine fornisce una sua valutazione o previsione sul possibile andamento e conclusione della controversia se questa venisse portata in tribunale o di fronte ad un collegio arbitrale. La valutazione preliminare di un terzo neutrale sulla lite può agevolare il raggiungimento di un accordo in quanto consente alle parti di farsi un’idea più chiara in merito alla forza dei rispettivi argomenti e quindi di verificare ex ante gli esiti della causa. La pronuncia del valutatore non è mai vincolante e pertanto non è soggetta ad appello. |
Vincolante (Binding)
Obbligatorio, vincolante, come accade tipicamente per la decisione finale dell’arbitro (Lodo/Award). |