Questa stima stupefacente di un miliardo di sterline, equivalente a quasi un miliardo e mezzo di euro, è il risultato di uno studio condotto dal Center for Effective Dispute Resolution di Londra per quantificare i risparmi che la risoluzione tempestiva delle controversie ha procurato lo scorso anno alle imprese del Regno Unito.
Questa cifra include i costi in termini di spese legali, tempo impiegato dal management, rapporti commerciali interrotti e diminuzione della produttività. A fronte di questo risparmio, l’investimento richiesto per raggiungere una soluzione tempestiva, consistente principalmente nei compensi versati ai conciliatori, è stato di circa 8 milioni di sterline. Dal 1990, si stima che la conciliazione sia stata in grado complessivamente di assicurare alle aziende un risparmio di oltre 6,3 miliardi di sterline.
Lo studio è stato realizzato grazie ai contributi dei conciliatori e dei providers di ADR del Regno Unito. Tra le maggiori novità si segnala la comparsa dei primi mega-casi: nel 2006 il CEDR si è occupato della conciliazione di una disputa del valore di 1,5 miliardi.
Questi sono alcuni dei dati più significativi del rapporto:
· negli ultimi 12 mesi sono state condotte nel Regno Unito circa 3.700 conciliazioni, con un incremento di oltre un terzo rispetto al 2005;
· circa il 60% delle controversie arriva direttamente al conciliatore, mentre il restante 40% viene indirizzato a un conciliatore dei provider di ADR;
· il numero delle donne nella professione di conciliatore è ancora basso: il 18% contro il 42% di donne avvocato;
· la professione di conciliatore nel Regno Unito è attualmente concentrata, con un gruppo di 35 conciliatori che trattano il 57% del totale dei casi;
· il compenso medio dei conciliatori più affermati è pari a circa 3mila sterline per controversia;
· il 75% circa dei casi trattati viene conciliato nel giro di una giornata, mentre il tasso di successo complessivo è pari all’88%.
Per concludere con le opinioni espresse dai conciliatori, il 67% tra essi si augura che i giudici adottino un atteggiamento di maggiore promozione della conciliazione. Il 51% auspica l’adozione di uno standard di formazione e accreditamento unico per i conciliatori commerciali a livello nazionale, e una percentuale analoga, anche se lievemente più alta, vedrebbe di buon occhio l’istituzione di un organo professionale che vigili sul rispetto degli standard deontologici e che si occupi dei reclami contro i conciliatori.
Da Cedr.com, Mediation saves UK Business £1 billion a year (but only costs £8 million), The Third Mediator Audit