Da oggi in tutte le librerie è disponibile il Manuale Diritto della mediazione civile e commerciale.
Il manuale affronta il diritto della mediazione civile e commerciale alla luce della recente Riforma Cartabia e costituisce uno strumento che, pur adottando un taglio pratico nell’approccio anche alle questioni più complesse, costituisce un importante momento di riflessione sulle numerose e rilevanti innovazioni di specifico interesse per tutti gli operatori.
Dall’introduzione del Manuale Diritto della Mediazione Civile e Commerciale.
La nuova disciplina della mediazione – con entrata in vigore in due tappe, il 28 febbraio 2023 e il 30 giugno 2023 – costituisce un tassello fondamentale nel quadro complessivo delle riforme adottate con il D.Lgs. n. 149 del 2022, la c.d. riforma Cartabia (per la mediazione si veda in particolare l’articolo 7). Il legislatore delegato, infatti, nel dare attuazione alla legge delega n. 206 del 2021, è intervenuto modificando, integrando e talvolta riscrivendo in più parti il testo già vigente del D.Lgs. n. 28 del 2010 con l’obiettivo di disegnare un nuovo e più evoluto modello di mediazione. D’altronde, già dalla prima lettura dei princìpi dettati con la legge delega (n. 206 del 2021) emergeva con evidenza il profondo impatto che la riforma avrebbe avuto sulla mediazione più che su altri sistemi (arbitrato e negoziazione assistita). Il modello di mediazione adottato nel 2010 e poi incisivamente modificato nel 2013 richiedeva, infatti, una accurata revisione finalizzata a rendere effettivo ed efficiente il procedimento alla luce dell’esperienza maturata soprattutto nell’ultimo decennio. Questa è la prospettiva nella quale si è mossa la legge delega, prospettiva che poi è stata condivisa dal legislatore delegato che ha inteso dare piena attuazione ai principi ivi dettati nel pieno rispetto dei relativi limiti (con una particolare attenzione al drafting legislativo).
Sono questi i motivi per i quali il redattore ha utilizzato tecniche diverse per intervenire sulle norme da riformare, procedendo a volte con misure mininvasive e, in altre, sostituendo integralmente taluni articoli anche al fine di dare una nuova più razionale organizzazione sistematica all’intero impianto normativo. Sono davvero numerose le novità e altrettanto numerosi sono i chiarimenti contenuti nel nuovo testo del D.Lgs. 28 del 2010 e, pertanto, il volume è stato strutturato seguendo sostanzialmente lo schema legislativo e focalizzando l’attenzione sulle innovazioni con le quali l’operatore deve confrontarsi preparandosi adeguatamente all’impatto della nuova disciplina (soprattutto al fine di usufruire dei relativi vantaggi). Occorrerà tempo per approfondire al meglio tutti gli aspetti della riforma, ma appare sin d’ora con evidenza che la stessa mira a sviluppare percorsi sostenibili di risoluzione consensuale delle controversie valorizzando e responsabilizzando il ruolo delle parti e degli avvocati che le assistono in un contesto flessibile, ma regolamentato e vigilato. Una riforma che, nel porre a base delle scelte compiute l’esperienza maturata nell’ultimo decennio, disegna un modello di giustizia mediativa effettiva ed efficiente in una prospettiva di sostenibilità sociale che pone al centro le persone in chiave solidaristica di rilievo costituzionale.
<<Desidero rivolgere un ringraziamento particolare al Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, notaio Giulio Biino, la cui prefazione gratifica il lavoro svolto da uno straordinario gruppo di studiosi della mediazione che ha raccolto la sfida di cimentarsi in una prima analisi della complessa riforma al fine di avviare una riflessione utile a tutti gli operatori. Sono molto grato agli autori per aver offerto il loro autorevole contributo sempre meditato e approfondito, in un costante confronto scevro da preconcetti e sempre disponibili per la ricerca della soluzione migliore e che potesse rispondere all’esigenza di convergere verso ipotesi ermeneutiche condivise e condivisibili. Un’opera corale, dunque, che ha arricchito il mio bagaglio umano e professionale e che sono sicuro porrà le basi per l’avvio di un percorso interpretativo ed applicativo in dottrina e in giurisprudenza, ma che soprattutto consentirà di radicare buone prassi. Saranno infatti proprio le prassi che conseguiranno al nuovo sentiero dettato dal legislatore a determinare o meno il consolidarsi della buona mediazione. Nel momento in cui i contributi contenuti in questo volume sono stati scritti, il testo dei decreti ministeriali attuativi ed in particolare la revisione del D.M. 18 ottobre 2010, n. 180 è ancora in fase di elaborazione e, pertanto, i commenti sono focalizzati sulla normativa primaria per come riformata dal D.Lgs. 149/202.>>
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