Comodato e mediazione obbligatoria
In caso di controversie relative alla stipula di un contratto di comodato, le parti, prima di agire in giudizio, devono tentare di risolvere la questione in via stragiudiziale in sede di mediazione, che può essere avviata presentando apposita istanza presso una delle sedi di ADR Center.
A stabilire l’obbligo della mediazione per le liti in materia di comodato è l’articolo 5 del decreto legislativo n. 28/2010. Lo svolgimento della procedura di mediazione infatti, anche in questo caso, è condizione di procedibilità della domanda.
Cos’è il comodato
La definizione del comodato è contenuta nell’articolo 1803 del codice civile, che lo descrive come il contratto “essenzialmente gratuito” per mezzo del quale un soggetto (comodante) consegna a un altro (comodatario) una cosa mobile o immobile affinché costui se ne serva per un determinato periodo di tempo e in un certo modo, con l’obbligo di restituirla.
Diritti e obblighi del comodante e del comodatario
Come tutti i contratti anche il comodato prevede a favore e a carico delle parti coinvolte diritti e obblighi.
L’uso della cosa
Il comodatario quando riceve la cosa la deve custodire con la diligenza del buon padre di famiglia, per contro ha il diritto a usarla nei limiti dell’uso determinato dall’accordo o dipendente dalla natura della cosa stessa. Costui non può però concedere a un terzo il godimento della cosa senza il preventivo consenso del comodante, che può chiedere l’immediata restituzione della cosa qualora il comodatario non adempia agli obblighi appena descritti.
Responsabilità per perdita e perimento
Il comodatario inoltre è responsabile per la perdita della cosa, se la impiega per un uso diverso da quello previsto o per un tempo superiore a quello concordato a meno che non riesca a dimostrare che la cosa sarebbe perita comunque. Costui è anche responsabile del perimento della cosa dovuto a un caso fortuito, se poteva sostituirla con una cosa propria e impedire così il perimento o se ha preferito salvare la sua cosa rispetto a quella del comodante.
Deterioramento e conservazione
Il comodatario non risponde invece del deterioramento della cosa causato dal semplice uso della stessa e non imputabile a una sua condotta colposa.
Per le spese sostenute e necessarie a servirsi della cosa il comodatario non ha diritto ad alcun rimborso. Tale diritto sorge però quando è costretto a sostenere delle spese urgenti per la conservazione della cosa.
Durata del comodato
L’articolo 1809 del codice civile stabilisce che il comodatario è obbligato a restituire la cosa al comodante alla scadenza concordata oppure quando se ne è servito conformemente al contratto.
La norma stabilisce però anche che, prima della scadenza concordata o prima che il comodatario si sia servito della cosa per l’uso concordato, il comodante possa chiedere al comodatario che la cosa gli venga restituita immediatamente. In assenza di un termine prestabilito l’articolo 1810 del codice civile tutela il solo comodante, stabilendo a carico del comodatario l’obbligo della immediata restituzione su richiesta.
Vizi della cosa e risarcimento
Il comodante, da parte sua, ha l’obbligo di risarcire il comodatario se la cosa che consegna al comodatario presenta dei vizi tali da recargli dei danni. Obbligo che sorge se il comodante, anche se a conoscenza di detti vizi, non abbia avvertito la controparte.
La mediazione nelle liti che scaturiscono dal contratto di comodato
La mediazione è una procedura stragiudiziale che si rivela particolarmente utile ed efficace per la risoluzione delle liti in materia di comodato.
La gratuità rende il comodato adatto alla stipula tra soggetti che sono già legati da una relazione amicale o parentale. In caso di liti quindi il mediatore si troverà di fronte due soggetti che, semplicemente, hanno interrotto la comunicazione.
Il mediatore sarà quindi “facilitato” nel ripristinare il dialogo. Basti pensare al caso, spesso frequente, in cui i genitori concedono in comodato un immobile a un figlio e questo non riesca a rispettare i tempi concordati per la restituzione del bene. L’affetto che è alla base del rapporto che lega comodanti e comodatario rappresenta senza dubbio un buon punto di partenza su cui il lavorare per trovare una soluzione soddisfacente per entrambi le parti.