La risoluzione preventiva delle controversie condotta nelle aule di tribunale mira a incanalare le dispute portati davanti a un giudice verso una soluzione più rapida rispetto al processo.
Creato ormai più di cinquanta anni fa con la firma della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, il Consiglio d’Europa è l’organizzazione internazionale che raccoglie oggi 45 stati europei e che opera per la promozione dei diritti umani. Ed è stato lo stesso Consiglio a condannare in numerose occasioni l’Italia a causa dei ritardi nei procedimenti civili e penali.
L’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, infatti, stabilisce il diritto di tutti i cittadini a ricevere giustizia in tempi ragionevoli.
Il convegno di Strasburgo ha riunito esponenti del potere giudiziario provenienti da diversi paesi europei ed extra-europei attorno al tema della risoluzione preventiva delle controversie. Negli ultimi anni, infatti, i giudici hanno assunto un ruolo sempre più attivo nella gestione “integrata”delle liti, con particolare riferimento ai metodi di risoluzione preventiva delle controversie.
Giuseppe De Palo, vice-presidente di ADR Center, è intervenuto durante la seconda giornata dei lavori sul tema dei rapporti tra autorità giudiziarie e fornitori di servizi di ADR (ADR providers).