Partirà come previsto il prossimo 20 marzo la mediazione obbligatoria introdotta dal decreto legislativo 28/2010 con il solo rinvio di 12 mesi delle liti condominiali e di RC auto. Nell’ambito del “milleproroghe” il Senato ha infatti approvato con voto di fiducia l’emendamento 16 decies: “Il termine di cui all’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 28 2010, è prorogato di dodici mesi, limitatamente alle controversie in materia di condominio e del risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti”
Per un ulteriore approfondimento si rinvia all’articolo di Chiara Albanese sul sito de Il Sole 24 Ore.
11 commenti
Evviva! Una svolta civile di un Paese arretrato.
Finalmente si muove qualcosa. Avete cambiato veramente un pezzo di questa povera Italia.
Una conquista. Un segno di civiltà. Una riforma arrivata a compimento. Adesso veramente l’accesso alla giustizia sarà per tutti. Siete stati dei pionieri. Claudia
Finalmente hanno pensato alle esigenze dei cittadini e non degli avv.
E quali sarebbero le esigenze degli avvocati? Siete convinti che non vi costerà nulla l’accesso alla mediazione? salvo poi dover ricorrere all’assistenza tecnica anche per quella.
..certo che costa ed anche molto di più di un contributo unificato, per cui se fallisce il tentativo di media conciliazione, toccherà pagare anche il contributo unificato…….ancora più lacci e lacciuoli all’accesso della giustizia ed aumento dei costi ….chi scrive che hanno pesato le esigenze dei cittadini e non degli avvocati non conosce i meccanismi della giustizia….checchè se ne dica gli avvocati non proteggono la loro cosiddetta casta (250.000 avvocati!!!) ma avendo esperienza e avendo una prospettiva oltre la pubblicità della Carlucci sanno discernere cosa può essere utile per il cittadino o meno!!!
@Domenik
Gentile Domenik, tutti i pareri sono ben accetti. In questo sito avrà letto molti commenti di colleghi avvocati che non sono della sua opinione. Crediamo che occorre dare una chance alla mediazione per poi valutare obiettivamente i risultati raggiunti (positivi o negativi).
Saluti.
Signori, ma state scherzando quando dite che è una svolta? Ma avete visto i costi della mediazione? Pensate che un povero impiegato che percepisce uno stipendio da fame e/o un pensionato possa sobbarcarsi i costi di una conciliaizone che, nella stragrande maggioranza dei casi, si concluderà con un nulla di fatto? La fallimentare esperienza dei tentativi di conciliazione in materia di diritto del lavoro ed in materia di telecomunicazioni avrebbero dovuto far capire l’inutilità di tale procedura, alla quale ora si aggiunge l’eccessiva esosità della stessa… E’ una vergogna, con la scusa di tentare di ridurre il contenzioso, si pone un ostacolo tra il cittadino ed il giudice, allungando i tempi per la tutela dei diritti ed imponendio ulteriori (altissimi) costi a carico del cittadino!
agli entusiasti chiedo due cose: come mai se la mediazione funziona così bene quella GRATUITA in materia di lavoro è diventata facoltativa?
Come mai è stata rinviata l’applicazione solo per le cause di condominio e sinistri (guarda caso quelle dove è più possibile la conciliazione …) e sono rimaste quelle contro le banche e le grosse imprese?
Ce ne accorgeremo presto quanto funesta sarà questa riforma! Giustizia privata, scuola privata, sanità privata! L’ennesima ritirata di uno Stato che si avvarrà di professionisti formati in 50 ore (ovviamente a pagamento)con l’unico requisito richiesto di una laurea triennale. Qualunque laurea triennale. E i costi per il cittadino che si troverà di fronte controparti contrattualmente forti che è lecito dubitare accetteranno (per puro scopo dilatorio) proposte del mediatore fondate su quali fonti? Si rischia una duplicazione inaccettabile delle procedure per ottenere giustizia. Non sarebbe stato più utile favorire attraverso norme ad hoc l’istituto della concicliazione giudiziale (mai veramente utilizzata nei processi)? Se il c.d. coordinato lavoro ha abolito il tentativo obbligatorio avanti le D.P.L., perchè contradditoriamente si è introdotta una mediazione obbligatoria “a casaccio” così come quella prevista nell’art. 5? Sarebbero mille le ragioni per informare l’opinione pubblica dell’irragionevolezza della normativa in questione, ma tant’è! Ce ne accorgeremo tutti molto presto!
Diamo una chance alla mediazione e valutiamo serenamente e obiettivamente i risultati. Tentare un possibile rimedio e’ sempre meglio che difendere lo status quo della giustizia civile. Cordialmente, Leonardo D’Urso