CONSUMATORI
Accesso dei consumatori alla giustizia (Libro verde)
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1) OBIETTIVO
Consentire a tutti i consumatori della Comunità l’accesso alla giustizia e la gestione delle controversie transfrontaliere.
2) PROVVEDIMENTO COMUNITARIO
Libro verde della Commissione, del 16 novembre 1993, relativo all’accesso dei consumatori alla giustizia e alla risoluzione delle controversie in materia di consumo nell’ambito del mercato unico.
3) CONTENUTO
1. La situazione negli Stati membri
In questo Libro verde, la Commissione espone per ciascuno Stato membro:
le procedure giudiziarie applicabili alle controversie in materia di consumo;
le procedure extragiudiziali destinate a tali controversie (mediatori, ombudsman);
la protezione degli interessi collettivi tramite l’intervento di associazioni di consumatori o di alcune istanze amministrative;
i progetti pilota nazionali.
Questo studio comparato pone in evidenza il fatto che nella maggior parte degli Stati membri le procedure giudiziarie applicabili alle piccole controversie sono state semplificate attraverso una riforma del codice di procedura civile o la creazione di procedure semplificate. Queste ultime consentono di ridurre i tempi, di non fare ricorso ad un avvocato o di tentare una conciliazione con la comparizione personale delle parti.
D’altro canto, sono state create procedure extragiudiziali specificamente destinate alle controversie in materia di consumo: la conciliazione, la mediazione o l’arbitraggio.
2. La particolarità delle controversie transfrontaliere
La Commissione analizza le difficoltà specifiche alle controversie transfrontaliere:
identificazione della legge applicabile;
determinazione della giurisdizione competente;
notifica e traduzione degli atti;
esecuzione del giudizio.
Questi differenti punti costituiscono altrettanti ostacoli per il consumatore nel far valere i suoi diritti
La Commissione esamina quindi le varie convenzioni internazionali firmate in materia, sottolineando l’insufficienza delle risposte fornite in materia di legge applicabile nel caso di controversie transfrontaliere.
A ciò si aggiunge la difficoltà di applcazione delle procedure semplificate create negli Stati membri.
Anche le azioni collettive previste nei vari ordinamenti nazionali sono spesso prive di effetti nel caso di pratiche commerciali transfrontaliere. Le organizzazioni di difesa dei consumatori non sono qualificate o non hanno interesse ad agire. Nella prospettiva del corretto funzionamento del mercato unico, è necessario trovare soluzioni.
3. Le linee di riflessione
Per quanto riguarda le azioni inibitorie , devono essere esplorate tre direzioni relative al principio di sussidiarietà :
la creazione di un “regolatore”comunitario che applichi una procedura comunitaria;
l’armonizzazione delle disposizioni nazionali;
il reciproco riconoscimento delle disposizioni nazionali.
Anche l’assistenza giudiziaria fa parte dei temi da affrontare. Le organizzazioni di consumatori dispongono di strumenti di scarso peso ed hanno spesso problemi nello svolgere il ruolo che è loro riconosciuto nelle controversie nazionali. Il costo supplementare delle controversie derivante dal loro carattere transfrontaliero e la loro complessità giustificano un approfondimento della riflessione.
La Commissione auspica la creazione di un dispositivo di gestione delle controversie transfrontaliere composto di magistrati e di esperti indipendenti, in modo da verificare i problemi incontrati nella prassi e proporre un elenco di priorità .
La Commissione suggerisce infine la creazione di un codice di condotta. Auspica inoltre lo sviluppo della nozione di mediatore e dell’insieme delle procedure extragiudiziali che permettano di ridurre lo squilibrio tra il costo della procedura giudiziaria transfrontaliera e il valore della controversia.
4) TERMINE ULTIMO PER L’ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA NEGLI STATI MEMBRI
Non richiesto
5) DATA D’ENTRATA IN VIGORE (se diversa da quella del punto precedente)
6) RIFERIMENTI
COM(93) 576 def.
Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
7) ALTRI LAVORI
Il 14 febbraio 1996, la Commissione ha presentato una comunicazione intitolata “piano d’azione sull’accesso dei consumatori alla giustizia e la risoluzione delle controversie in materia di consumo nell’ambito del mercato interno”[COM(96) 13 def.].
Tale comunicazione valuta il costo delle frontiere giudiziarie. La Commissione sottolinea in seguito il consenso ottenuto nel corso della consultazione del Libro verde, in particolare intorno ai seguenti punti:
coordinamento delle disposizioni nazionali relative alle azioni inibitorie;
promozione di un ambiente favorevole alla risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia di consumo;
rafforzamento del dispositivo di gestione delle controversie intra-comunitarie;
creazione, a titolo di progetti pilota, di meccanismi coordinati per sviluppare la possibilità di presentare ricorsi transfrontalieri ai tribunali.
La Commissione propone uno schema di lavoro per l’individuazione di criteri minimi applicabili alla gestione delle controversie transfrontaliere in materia di consumo, in modo da agevolare la creazione e/o il collegamento in rete di procedure extragiudiziali.
La Commissione presenta inoltre proposte nel senso di una semplificazione dell’accesso alle procedure giudiziarie.
8) DISPOSIZIONI D’APPLICAZIONE DELLA COMMISSIONE