La conferenza dello scorso fine settembre, organizzata da ADR Center nell’ambito del progetto finanziato dalla Commissione europea per la promozione delle tecniche di ADR nell’area del Mediterraneo, oltre ad essere occasione d’incontro tra i massimi rappresentanti del panorama ADR a livello internazionale, ha fatto anche da cornice alla firma della “Carta Euro-Mediterranea sulla Risoluzione Appropriata delle Controversie”, nota anche come Dichiarazione di Roma.
I rappresentanti del CCBE (Council of Bars and law societies of Europe), dell\’Unione Araba Avvocati e dell\’Unione degli Ordini Forensi della Turchia hanno difatti raggiunto un accordo storico attraverso la firma di questo eccezionale documento che, redatto in 3 versioni (inglese, arabo e turco) coinvolge più di un milione di avvocati in oltre 50 paesi.
Il testo costituisce un impegno formale e rappresenta uno storico accordo che sarà fondamentale per la riduzione e risoluzione delle barriere giudiziarie al commercio internazionale tra le sponde Nord-Sud del Mediterraneo. La differenza di sistemi giuridici tra l\’Europa e i paesi dell’area MEDA comporta, infatti, costi notevoli alle aziende esportatrici derivanti dalla cosiddetta “incertezza legale”.
«Prima d’oggi» – dichiara il prof. De Palo, Presidente di ADR Center, – «non era mai esistito un documento che catturasse i principi comuni dell’avvocatura mediterranea». Un accordo storico, quindi, di fondamentale importanza per ridurre le barriere giudiziarie al commercio internazionale.
I tre punti chiave in cui si articola la Dichiarazione, ovvero l’impegno degli avvocati a segnalare l’esistenza dei metodi di ADR, a suggerirne il ricorso per la prevenzione e la risoluzione amichevole di qualunque controversia e a introdurre, quando possibile, clausole idonee nei nuovi contratti, costituiscono un chiaro e concreto segnale di avvicinamento tra l’Europa e i paesi dell’area mediterranea.