Sono ormai alcuni anni che il numero dei procedimenti conciliativi gestiti dalle Camere di commercio aumenta sensibilmente e con regolarità . Il 2005 non ha fatto eccezione, anche se i ritmi di crescita vertiginosi del triennio 2002-2004 non sembrano replicabili.
È il Sud Italia in particolare che sembra voler recuperare il tempo perso, con la Campania a guidare la classifica delle regioni con un quinto delle conciliazioni totali. Per scendere nel dettaglio, rispetto al 2004 i procedimenti sono aumentati del 34% (erano più che raddoppiati dal 2003 al 2004), raggiungendo quota 6.117. L’80% dei procedimenti riguarda controversie fra imprese e consumatori, mentre la restante parte riguarda il contenzioso business-to-business.
Circa la metà dei procedimenti di conciliazione avviati porta a un accordo transattivo. In lieve calo, invece, il valore medio delle controversie (39mila euro contro i 50mila del 2004 e i 53mila del 2003), e in aumento la durata del tentativo di conciliazione (55 giorni contro i 43 giorni del 2004 e i 38 giorni del 2003).
La scommessa per il futuro è la conciliazione professionale societaria (D. Lgs. 5/2003), ancora al palo per la mancata entrata in funzione del registro nazionale degli organismi di conciliazione.