Mediazione obbligatoria per i contratti di assicurazione
La mediazione è condizione di procedibilità della domanda anche in materia di contratti assicurativi. Questo significa che la lite che ha ad oggetto un contratto di assicurazione non può essere portata subito davanti al Giudice, prima è necessario andare in mediazione.
Ragioni dell’obbligo della mediazione obbligatoria per i contratti assicurativi
Questa regola è contenuta nell’articolo 5 del decreto legislativo n. 28/2010 dedicato alla condizione di procedibilità e ai rapporti della mediazione con il processo.
I contratti assicurativi sono materia soggetta alla condizione di procedibilità della domanda fin dal testo originario del decreto legislativo del 2010.
Il legislatore, quando ha introdotto i contratti di assicurazione tra le materie soggette alla condizione della procedibilità della mediazione, ha fatto una scelta precisa.
I contratti assicurativi, al pari dei quelli bancari e finanziari, sono contratti di lunga durata e molto diffusi e per queste ragioni in grado di dare vita a un gran numero di cause giudiziarie.
La mediazione obbligatoria in materia assicurativa è stata prevista quindi con lo scopo di alleggerire il contenzioso davanti ai giudici in questa materia.
Vuoi sapere per quali altre materie, in caso di lite, è necessario prima andare in mediazione? Allora leggi Quale tipo di controversia è materia di mediazione obbligatoria?
Quando può nascere una lite per un contratto di assicurazione?
L’assicurazione è un contratto con il quale l’assicuratore si impegna a riconoscere all’assicurato una somma in grado di riparare un danno subito a causa di un incidente stradale o perchè si è verificato un certo evento della vita. Per avere diritto a questa somma l’assicurato deve pagare all’assicuratore un premio in denaro. Il meccanismo che regola il contratto di assicurazione si basa sul trasferimento del rischio da parte dell’assicurato all’assicuratore, perchè in base alle probabilità, l’assicuratore può sopportare il rischio e avere comunque un vantaggio economico.
Il contratto di assicurazione prevede quindi obblighi e diritti reciproci che, se non rispettati dalle parti, danno vita a un contenzioso. Può accadere ad esempio che il contraente contesti il contenuto di certe clausole contenute nell’accordo perchè sfavorevoli per lui, così come può succedere che le parti si scontrino sul pagamento di un premio o di un indennizzo.
In tutti questi casi le parti non possono rivolgersi direttamente al giudice per risolvere la questione, ma dovranno andare in mediazione, rivolgendosi a un Organismo di mediazione come ADR center, con sedi in tutta Italia.
Chi deve attivare la mediazione se la lite riguarda un contratto di assicurazione?
I soggetti che devono attivare la mediazione sono quelli coinvolti nel contratto assicurativo. Prima di tutto i contraenti, i soggetti assicurati, i beneficiari o gli aventi diritto del contratto di assicurazione.
Possono invece attivare la mediazione i soggetti che hanno subito danni a causa di condotte altrui e per le quali sono state stipulate polizze assicurative. Ne sono un esempio la RCA per la circolazione su strada dei veicoli, la responsabilità per le imbarcazioni e i natanti e la responsabilità legata allo svolgimento di un’attività professionale.
Riforma: nuove regole su mediazione e contratti di assicurazione
Le regole sulla mediazione civile e commerciale sono cambiate di recente per effetto della riforma del processo civile della ex Ministra Marta Cartabia. Le novità non hanno però comportato cambiamenti in materia di contratti assicurativi, infatti, in caso di lite, le parti sono sempre obbligate ad andare in mediazione.
La Riforma ha cambiato più che altro aspetti della procedura di mediazione.
Il decreto di attuazione n. 149/2022 ha introdotto la mediazione in forma telematica, ha previsto conseguenze processuali per chi non partecipa alla mediazione, ha introdotto il gratuito patrocinio anche per la mediazione e benefici fiscali per stimolare il ricorso a questo istituto.
Il legislatore ha infatti modificato la mediazione con il fine primario di incentivare sempre di più le persone a risolvere le liti fuori dalle aule dei Tribunali e alleggerirne così il carico di lavoro.